sabato 12 dicembre 2015

Gaspare Morgione

Gaspare Morgione: “Umoristi forse si nasce, sicuramente si muore”

Si è spento il 6 dicembre Gaspare Morgione. Giornalista professionista e vignettista di livello nazionale, Morgione è morto all’ospedale di Circolo di Varese dove era ricoverato da qualche tempo.

Morgione- "Dio creò gli alberi a sua immagine e somiglianza" 


Questo per me è un momento di profondo dolore. Gaspare Morgione è stato un grande uomo, giornalista obiettivo, acuto, colto e sensibilissimo, un artista-vignettista tra i migliori del nostro Paese. Aveva però un enorme difetto: la modestia, "non se la tirava mai" in un mondo, anche quello del giornalismo, dove se non fai la prima-donna non ti fai largo. Ma lui era soprattutto un artista vero, a tutto tondo. [...]
Paolo Rossi


Così vide Gaspare Morgione su “La Prealpina” lo sbarco sulla luna del 20 luglio 1969 (Foto Archivio)



Morgione 1 – Agli Ufo piace l’afa
Morgione 2 – La sonda spaziale e la Terra aliena
È morto Gaspare Morgione
Mezzo secolo di satira e giornalismo, un premio a Gaspare Morgione
Gaspare Morgione: “Umoristi forse si nasce, sicuramente si muore”





Gaspare MORGIONE 1930
Nasce a Lanciano (Italia) nel 1930. Giornalista professionista, vive e lavora a Varese. Esordisce negli anni Cinquanta su Il Travaso, per poi collaborare con numerose riviste italiane ed estere. È vignettista quotidiano per Il Tempo e La Prealpina.
Pubblica diversi libri umoristici, tra cui "Dio creò gli alberi a sua immagine e somiglianza" (Mondadori), "I pensieri del Meo", "Ridiamoci sotto" e "Teste a carico".
Vince numerosi premi in rassegne umoristiche, tra cui la Palma d'oro al Salone di Bordighera.
fonte

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14 dicembre 2015
Tiziano Riverso ricorda Gaspare Morgione: «È grazie a lui che sono entrato nel mondo della satira e dei media…lo ringrazierò sempre»
fonte Varesenews

venerdì 11 dicembre 2015

COP 21

COP21- CONFERENZA SUL CONTENIMENTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Mario Airaghi





"L'uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando".

(Hubert Reeves)






COP (rofago) 21



Cop21, acronimo della ventunesima conferenza delle parti (ben 150!) riunita a Parigi per partorire promesse di vita al nostro habitat… purché compatibili con gli aborti che noi del pianeta pratichiamo quotidianamente. In tal senso, e proprio in questa occasione,  madre Terra affinché cogliessimo l’attimo,  si è immolata per l’ennesima volta: Rio Doce, polmone brasiliano grande come dalle Alpi al Lazio si è totalmente soffocato dal fango vomitato da due dighe crollate perché costruite con i venefici rimasugli d’industria mineraria. Tutto è morto!
Il secondo gradino del podio dell’orrore (si badi: solo per questa occasione!) spetta alla Cina intrisa di fumi cancerogeni direttamente insufflati nelle vie aeree dei 20milioni abitanti di Pechino.
Il terzo posto è ex aequo  da optional per ciascun abitante della Terra. Avete idea, per esempio, della merda venefica lanciata, sparsa, seminata, che sta “procreando” tra aria, terra e acqua nei “teatri di guerra”? Sapete che in Iraq è stato sconsigliato di procreare prima di qualche anno, dati i veleni accumulati in quella Terra?…
Volgo lo sguardo alla mia italica Terra. Il nostro premier invita a “uscire dalla retorica per cui l’Italia non fa abbastanza sull’ambiente“. Retorica?! Terra dei fuochi/Eternit/ Ilva/ ecomafie (allo s(S)tato irrisolti) e via così andare con “immagini di repertorio” per morte di umani esseri, sanno  raccontare ben di più per morte dell’habitat! Ma di che parla costui?
Ma noi, nonostante siano passati circa 2000 anni da che fu nominato senatore un cavallo,  ancora stiamo (giusto come recente performance) a un senatore che propone dazio sulle biciclette (non lo nomino per non dargli ulteriore pubblicità, visto che è noto per niente altro). Pare che cotanto suo giuridico afflato nacque da pizze a domicilio e pur risciò turistici evasori per tassa sulle merci di trasporto. ‘Sto qua,  senatore di un Paese PARTE a partorir promesse di vita al nostro habitat,  invece di lavorare per incrementare sane piste ciclabili -ché pure appartiene alla commissione lavori pubblici- per zero emissioni venefiche, ha proposto emendamento al CdS di nuova uscita per tassare le biciclette(!): veicolo a due ruote che in Italia è costretto in rare piste ciclabili potenzialmente mortali da scarsa manutenzione e quindi a carreggiate stradali trafitte da voragini (a causa dei tagli: Fassino sindaco taurinense dixit)
Che pena per quel Brasile che si è immolato!
2 dicembre 2015

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giovedì 10 dicembre 2015

Scala e scaletta...





Scala e scaletta…

di Nadia Redoglia
Centinaia e centinaia d’agenti dell’ordine convogliati in 2/3 ettari cittadini per garantire il top della sicurezza, prima, durante e dopo l’apertura della porta scaligera. Gli altri 18mila ettari non sono pervenuti. Sicché non è possibile fornire i dati, in una scala da 0 al top, del livello di sicurezza dovuta anche a questi.

“Io non ho paura” è il mantra dei nostrani chuck norris/wonder woman che hanno sfilato in quei pochi ettari dorati, opportunamente intervistati e fotografati. Per alcuni sarebbe stato sufficiente riciclare foto di repertorio (per es. Marini Bolle Passera Maroni Profumo Negri ecc.). Per altri s’aveva bisogno di materiale fresco. Come, altrimenti ammirare la pitonessa in Santanchè che in onor della pulzella di Verdi s’è vestita in verde abete. Se la prima fosse stata del barbiere di Rossini ce la saremmo vista in rosso babbo natale? Certo è che a vagabondare tra certi indumenti non si capisce come certa gente abbia l’ardire di criticare le signore in hijab!

E poi, come da scaletta scaligera contestataria, la trans già militante leghista Efe Bal (qual metamorfosi epocale dal bossiano foradibal) che s’è gettata nella buca dell’orchestra demolendo una tromba: gesto plateale (mai aggettivo, ma pur oggetto demolito, fu più consono) per rivendicare gli inesistenti diritti del lavoro da prostituzione.
Salire (o arrampicarsi) per quella lunga Scala è affascinante. Vita lunga dunque a lei. E pazienza (o misericordia) se la vita quotidiana di tutti gli altri ettari è decisamente più simile alla scala corta, quella dei pollai…
10 dicembre 2015

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lunedì 7 dicembre 2015

Parigi : Emergenza Clima - COP 21

#COP21
#Parisclimate
Cop 21: cambiare oggi per preservare il nostro domani
COP21 “L’uomo ha inciso sul clima. Possiamo riuscirci ancora”

Climate Emergency: Willpower    Paolo Lombardi
.
02 Dec 2015

David Rowe




Riber Hansson


WORLD CLIMATE CHANGE . PARIGI 2015
Più di 150 capi di Governo o di Stato oggi a Parigi per capire se c'è qualche rimedio al riscaldamento del pianeta.
Uber
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De Angelis


Valerio Marini



Paris Climate 2015...!!!!
Alfio Leotta


cambio climatico
magola la piernipeluda



COP21 : retrouvez le dessin du jour, par Cartooning for Peace / Dessins pour la Paix et Greenpeace France !
Glez

© Joep Bertrams (Pays-Bas) / Cartooning for Peace



climate summit
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  6/10/2015




Boligan





Moise

Cina, nel nord è apocalisse smog. Al livello più alto mai registrato nel mondo
Fontana


Climi
Biani




Souvenir de COP21
Biani








... no profit
Airaghi


Basile Francesco

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domenica 6 dicembre 2015

Attenzione proposta shock bipartisan pro slot machine



Slottando slottando
Il Fatto Quotidiano ha riportato una notizia di quelle che ci dovrebbero rallegrare tutta la settimana.
Un emendamento firmato da PD, NCD e Forza Italia, propone di elargire fino a 600 milioni ai Comuni più virtuosi nell'installare nuove Slot Machine. Avete capito bene, non nel disinstallare ma
nell'installarne di nuove!
L'allegria dovrebbe scaturire dal fatto che vuol dire che i soldi non mancano in barba a chi teme per il futuro delle pensioni.
Passerà l'emendamento? Questione di fortuna (e non solo).
Gianfranco Uber



Quando ho ricevuto la vignetta di Uber non ci volevo credere, ma ecco qui sotto il pezzo


Slot, proposta bipartisan: fondo fino a 600 milioni per Comuni che installano più videopoker
Un emendamento firmato da Forza Italia, Ncd-Udc e Pd promette "100 milioni l’anno da redistribuire alle giunte in misura proporzionale al numero dei punti di raccolta del gioco presenti nel proprio territorio". Mantero (M5s): "Ci avevano già provato in Senato"
di Ferruccio Sansa | 4 dicembre 2015
Un premio da 100 a 600 milioni ai Comuni che mettono più slot machine. Firmato Forza Italia, Ncd-Udc e Pd. Matteo Mantero, deputato Cinque Stelle, se lo aspettava: nel mare di emendamenti alla legge di Stabilità sarebbero spuntati quelli graditi ai signori delle slot machine. “E infatti è puntualmente avvenuto, a firma dei deputati Alessandro Pagano (Area Popolare Ncd-Ucd), Federico Massa (Pd), ma soprattutto di Alberto Giorgetti (Forza Italia). È incredibile, appena venti giorni fa ci avevano provato in Senato, con un emendamento alla Stabilità presentato dal democratico Giorgio Santini”, spiega Mantero. Aggiunge: “Si chiedeva, in sostanza, di uniformare i regolamenti regionali e comunali, che danno fastidio alle concessionarie, alle norme statali”. Ma la protesta ha fatto ritirare l’emendamento: “Quello era un tentativo di usare il bastone contro comuni e regioni che osano frenare le slot. Adesso ci riprovano con la carota. Cioè finanziamenti a pioggia per i comuni con più macchinette”.
(continua)



Del resto tutto ciò ha una sua logica, Uber denunciava già la presenza nella legge di stabilità 2016 di aprire ventiduemila nuove slot machine. Ma dove si possono aprire?
Comuni virtuosi fanno risparmiare i negozi senza slot  in tasse sui rifiuti, e così bisogna incentivare i cattivi comuni.
Riflettete amici del blog, riflettete.






martedì 20 ottobre 2015
UN ALTRO MIRACOLO
Nella Legge Stabilità 2016 passa anche il bando per l'autorizzazione all'apertura di ventiduemila nuove slot machines! Il previsto contemporaneo aumento del prelievo fiscale non giustifica per nulla un provvedimento che va in direzione opposta alla tanto reclamata lotta al gioco d'azzardo.
Uber


sabato 5 dicembre 2015

Roma: Disegni del Salone Internazionale del Umorismo di Piracicaba (1974 | 2015)

Ambasciata del Brasile a Roma

Inaugurazione

Mostra do Salão Internacional de Humor de Piracicaba

42 desenhos
uma retrospectiva
1974 | 2015

15 dicembre 2015 | 19h00

Ambasciata del Brasile in Italia
Galleria 'Candido Portinari'
Palazzo Pamphilij | Piazza Navona
ROMA



Cara Fany
Allego le informazioni in esclusiva per il tuo blog importante.
Si tratta di una retrospettiva del 1974-2015 del Salone internazionale del Umorismo di  Piracicaba, che si apre il 15 dicembre presso l'Ambasciata del Brasile a Roma. La mostra sarà aperta fino al 16 Gennaio, 2016.

Testo associato Rosangela Camolese
Comunale azione culturale Secretaria de Piracicaba

Sono 42 diseños che saranno esposti a Roma.
Tra gli artisti selezionati sono Laerte Coutinho, Chico Caruso, Angeli, Luiz Ge, Alcy e alcuni dei più riconosciuti autori internazionali del settore come il russo Yuri Kussobokin e il cubano Angelo Boligan.
Tra le opere esposte sono i momenti più significativi di umorismo grafico nazionale ed internazionale con pezzi storici Il re era vestita, la Laerte o Kussobokin personaggio taglio questioni di giornali e trasformarle in proiettili per uccidere le idee. Opere che sono passati nel corso degli anni e sono stati perpetuati nell'immaginario sociale come altamente rappresentativo dell'universo di umorismo e raffiguranti momenti importanti della vita politica in Brasile e in tutto il mondo.
I visitatori della mostra riceveranno libri e cataloghi, come i proiettili non uccidono le idee, Cáxara di Forfe, Risadaria Salon Humour, coordinato dal Presidente del Consiglio Consultivo, Adolpho Queiroz in collaborazione con Leticia CIASI, Evaldo Vicente Paulo Bonfá e Jairo Meireles de Matos .
La camera abbiamo visto edificio dal 1974, ha avuto come precursori Sale Mackenzie / SP e Luca, Italia, nel 1973. E 'stato a Lucca che Zelio Alves Pinto e Alvaro Moya, i riferimenti fondamentali della zona e gli amici della sala oggi, stabiliti i contatti che hanno trasformato il nostro Studentato Internazionale.
 Italia esegue altre manifestazioni simili come a Cuneo, il Eurohumor; Foligno Humor Fest; il Festival Internazionale di Grafica Umoristica di Roma; la Biennale Internazionale di Tolentino; Trento Mood Sala; Sala Marostica Humor; Vercelli Biennale di Humor; Sala Bordhigera; Palazzetto dello sport Humor in Ancona, tra gli altri.
Con grande orgoglio, io sarò accanto al sindaco Gabriele Ferrato partecipare a questo momento storico e certamente con il sostegno dell'ambasciata e del Senato, aprendo le porte a nuovi contatti e le future collaborazioni con saloni e artisti italiani.
Orgoglioso anche perché Rizzolo, Camolese, Ferrato, Righetto, Lungo, Colonese, Françoso, Queiroz e tanti altri discendenti di italiani, fondatori di questo lavoro collettivo portare il nome della città per i quattro angoli del mondo si celebrerà una delle culle della civiltà occidentale, Roma, un momento unico della cultura Piracicaba.
Quali gesti e azioni di queste dimensioni continuano ad ispirare il governo per ospitare tale evento scala. Egli publiciza arte, discute con umorismo i conflitti quotidiani, rende più morbida la nostra cultura e aumenta la divulgazione della città, rendendo il nostro lavoro di costruzione del padiglione, un impegno che ingrandisce Piracicaba.

La ringrazio molto per la collaborazione.
Colgo l'occasione per augurarvi tanta felicità e umorismo nel 2016.
abbracci
Francisco


Il testo integrale

Salone Umore con poco senso di Piracicaba

Rosangela Camolese
Secretária Municipal da Ação Cultural.
Quando abrirmos as portas da Mostra do Salão Internacional de Humor de Piracicaba, no dia 15 de dezembro, terça feira, às 19 h, na Embaixada do Brasil em Roma, uma seleção de trabalhos premiados ao longo dos 42 anos de existência do mais antigo salão de humor do mundo, estaremos fincando os pés num dos países que tem maior tradição nesse segmento.
 O evento será conduzido pelo Embaixador do Brasil naquele país, Ricardo Neiva Tavares no Palácio Pamphilij, na Piaza Navona, que com sua equipe escolheu pessoalmente os mais representativos trabalhos vencedores para compor a mostra, que lá ficará até 16 de janeiro de 2016.
A iniciativa de levar a exposição a Roma, foi do Senador ítalo brasileiro Fausto Longo, um dos fundadores do Salão e contou com a colaboração da nossa secretaria da Ação Cultural e da equipe do CEDHU, Centro Nacional do Humor Gráfico, que deu suporte às deliberações da Embaixada quando da seleção e envio das obras selecionadas para esta importante mostra internacional.
Abro aqui um parêntese para dizer que quando estive em visita à Embaixada em Roma, ao lado do nosso senatori, lá descobrimos um fato que liga este edifício a Piracicaba. A placa que marca sua aquisição registra Mario Dedini e Lino Morganti como beneméritos daquela casa brasileira. Uma feliz coincidência que ratifica nossa quase eterna ligação com a Itália.
Voltando à exposição, entre os artistas selecionados estão os brasileiros Laerte Coutinho, Chico Caruso, Angeli, Luiz Gê, Alcy e alguns dos autores internacionais mais reconhecidos no campo como o russo Yuri Kussobokin e o cubano Angel Boligan.
Entre os trabalhos expostos estão os momentos mais significativos do humor gráfico nacional e internacional, com as peças históricas O rei estava vestido, da Laerte Coutinho ou o personagem de Kussobokin cortando matérias de jornais e transformando-as em balas para matar ideias. Obras que atravessaram os anos e perpetuaram-se no imaginário social como altamente representativas do universo do humor e que retratam momentos importantes da vida política no Brasil e no mundo.
Os visitantes da mostra receberão livros e catálogos, como Balas não matam ideias, Cáxara de Forfe, Risadaria no Salão de Humor, coordenados pelo presidente do Conselho Consultivo, Adolpho Queiroz em colaboração com Leticia Ciasi, Evaldo Vicente, Paulo Bonfá e Jairo Meireles de Matos.
O Salão que vimos construindo desde 1974, teve como precursores os Salões do Mackenzie/SP e de Luca, na Itália, em 1973. Foi em Lucca que Zélio Alves Pinto e Álvaro Moya, referências fundamentais na área e amigos do Salão até hoje, estabeleceram os contatos que transformaram nosso Salão em Internacional.
 A Itália realiza outros eventos similares como em Cuneo, o Eurohumor; o Foligno Humor Fest; o Festival Internacional de Humor Gráfico em Roma; a Bienal Internacional de Tolentino; o Salão de Humor de Trento; Salão de Humor de Maróstica; Bienal de Humor de Vercelli; Salão de Bordhigera; Salão de Humor Esportivo em Ancona, entre outros.
Com muito orgulho, estarei ao lado do prefeito Gabriel Ferrato participando deste momento histórico e certamente, com o apoio da embaixada e do Senado, abrindo portas para novos contatos e parcerias futuras com salões e artistas italianos.
Orgulhosa também porque Rizzolo, Camolese, Ferrato, Righetto, Longo, Colonese, Françoso, Queiroz e tantos outros descendentes de italianos, fundadores desta obra coletiva que eleva o nome da cidade aos quatro cantos do mundo, estarão celebrando num dos berços da civilização ocidental, Roma, um momento singular da cultura piracicabana.
Que gestos e ações deste porte continuem a inspirar o poder público a abrigar evento de tal porte. Ele publiciza a arte, problematiza com humor os conflitos diários, torna nossa cultura mais suave e eleva a divulgação da cidade, tornando nosso trabalho de construção deste Salão, um compromisso que engrandece Piracicaba.

São 42 trabalhos que ficarão expostos em Roma, na embaixada do Brasil, entre 15 de dezembro a 15 de janeiro de 2016.

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La mostra è nata dai festeggiamenti dei 40 anni del Salão Internacional de Humor de Piracicaba, grazie a Adolpho Queiroz e Letìcia Hernandes Ciasi.

Di seguito le opere vincitrici delle prime due edizioni:


1° premio 1974 : Laerte Coutinho "O REI ESTAVA VESTIDO"
Em 1974 - 40 anos atrás - Laerte Coutinho ganhava o primeiro lugar no Salão de Humor de Piracicaba. Imagine o seu nome figurando também na história do maior Salão de Humor do Brasil?


1° premio 1975 : Angeli " SORRISO INSINCERO"

IL MONDO DI GIO, CRIS & RICKY di Giovanni Beduschi


IL MONDO DI GIO, CRIS & RICKY

Sottotitolo: Strisce comiche di vita quotidiana 
Autore:       Giovanni Beduschi 
Collana:      Piccola Biblioteca del Sorriso
FESTINA LENTE EDIZIONI


DESCRIZIONE
Prendete un papà di nome Gio, poi prendete una mamma di nome Cris, quindi aggiungete un figlio dall’aria sbarazzina di nome Ricky, amante di dinosauri, iguane e similari, e il mix è fatto.
All’apparenza potrebbe sembrare una famiglia normale, ma poi, con la lettura, si scoprirà un figlio filosofo a sua insaputa e con un sense of humour travolgente, un marito-papà che, oltre a essere degno di nota per il suo prorompente e caratteristico nasone a pera, è anche un grande pasticcione e, infine, una mamma-moglie che, come le sue amiche, cerca conferme nel consorte, inevitabilmente disilluse, al proprio ideale di principe azzurro.
Chi leggerà questo libro non potrà

venerdì 4 dicembre 2015

Buduar 30





© dell'autore

Scusate il ritardo.

COPERTINA DI GIANFRANCO UBER

Siamo arrivati al numero 30. 

Nei nostri pensieri doveva essere un numero celebrativo: per i successi ottenuti dai nostri amici collaboratori nei vari concorsi internazionali, per la festa a Feco-France a Forte dei Marmi e per la nuova impostazione grafica del nostro magazine.
Non avevamo però considerato il fattore tempo. Tutto quello che avevamo in mente, che abbiamo sperimentato ci ha portato via molto tempo e all’improvviso ci siamo accorti di non averne. Buduàr è un prodotto artigianale, fatto “a bottega” con tanta passione ma poca “forza lavoro”.

E così vi ritrovate sul monitor un malloppo di “solo” 100 pagine, privo di molte rubriche che ci hanno accompagnato fin qui, privo di molti autori che per forza di cose sono rimasti parcheggiati nel nostro hard disk. Si tratta di avere ancora un mese di pazienza. Torneranno tutti.

Mentre stavo preparando questo sofferto numero, inoltre, ci sono arrivate due tristi notizie: Graziano Braschi, storico fondatore con il Gruppo Stanza, della rivista Cabalà e Gianni Burato ci hanno salutato per l'ultima volta.
Inaspettatamente, come troppe volte succede.
A Graziano dedichiamo  qualche pagina su questo numero e la rubrica "Humour mon Amour" tornerà regolarmente dal prossimo numero. Per Gianni, ci stiamo lavorando.
Avevamo previsto l'uscita della sua copertina per novembre, l'aveva fatta dopo la nostra richiesta, inviandola a Dino accompagnata da qualche riga :
" Come promesso eccoti un bel divano!Lavora tu l'immagine perchè io non sono capace.Ci ha fatto tanto piacere conoscerti e conoscere tutti voi!Appena ho un po' di tempo ti mando anche qualcos'altro, intanto un abbraccio grande!"
Abbiamo fatto come richiesto, lavorato sull'immagine  e preparato la copertina.
Ora vogliamo vedere come farà a farci sapere se il lavoro è venuto come voleva lui.
Ricambiamo l'abbraccio grande consegnandolo a Iaia, la sua metà da sempre.

Leggi Buduàr 30
Il giornale è sfogliabile usando gli appositi tasti di navigazione in basso a destra di ogni pagina.
E' anche possibile sfogliare clikkando col mouse o usando il dito (su palmari e smartphone) e trascinando la pagina a destra, sinistra o in basso.



Disegni su Buduàr n.°30:
1) Ritratto di un impiegato del Comune di Sanremo
2) i Cannopennini
Buduàr, emerito almanacco dell' arte leggera, reduce da premi e riconoscimenti urbi et orbi, è come sempre esuberante e generoso:
http://www.buduar.it/buduar30/
Lido Contemori

mercoledì 2 dicembre 2015

GB: Political Cartoon of the Year 2015

Fonte http://www.ellwoodatfieldgallery.com/index.php















Congratulations to the 2015 winners.
Winner:
Political Cartoon of the Year 2015 – Peter Brookes, The Times

Runner up:
Political Cartoon of the Year 2015 – Bob Moran, Daily Telegraph

Winner:
Political Cartoonist of the Year 2015 - Steve Bell, The Guardian

Ellwood Atfield was delighted to host the Political Cartoon of the Year Awards on 1st December, celebrating the UK’s National Newspaper cartoonists.

The tragic events in Paris highlighted the important role political cartoonists play in terms of maintaining freedom of speech and a free press, in our country and around the world.

We would like to thank Tim Benson, founder of the Political Cartoon Gallery, UK’s National political cartoonists, and our sponsors Instinctif Partners and Heineken for helping us organise this year’s awards.

Voting is now closed and the winner of The Political Cartoon of the Year and the Political Cartoonist of the Year was announced on the evening of 1st December 2015.

Thank you to everyone who voted, supported, and attended this year’s awards, and of course to all the incredibly talented entrants and winners.

- See more at: http://www.ellwoodatfieldgallery.com/#sthash.GOS9HzE7.dpuf


Nota:
Il voto di Fany era per Adams









*****
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GB: Political Cartoon of the Year 2014


Vote for British Political Cartoon of the Year Awards 2014
and the GB:Political Cartoon of the Year 2013



GB : Political Cartoon of the Year for 2012 

GB: Political Cartoon of the Year 2011


GB: Dave Brown vince il "Political Cartoon of Year 2010"


martedì 1 dicembre 2015

Zerocalcare censurato

da Popoff



Nelle settimane scorse la censura aveva attaccato il popolare fumettista Zerocalcare, attivo nella piattaforma solidale Rojava Calling a sostegno della Staffetta romana per Kobane, presente sul territorio curdo con iniziative che vanno dal trasporto di aiuti, economici e sanitari, alla preziosa campagna di controinformazione. Il motivo? La vignetta che aveva disegnato e pubblicato denunciava i cruenti fatti di Cizre, cittadina all’estremo sud-est della Turchia, e per questo veniva oscurata dai guardiani di Facebook senza tante spiegazioni. Forse, il brutale massacro subito a settembre dalla popolazione civile nella cittadina del Kurdistan turco da parte dell’esercito del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan avrebbe potuto essere un dettaglio molto scomodo per il governo e per gli alleati occidentali; gli stessi infatti che si servono del regime turco in qualità di strategico avamposto militare e campo di prigionia destinato ai profughi curdo-siriani.




Nota:

"Cizre, estremo sud-est della Turchia. Il 4 Settembre 2015 un provvedimento dichiara lo stato di emergenza: viene imposto il coprifuoco 24 ore su 24. Nessuno può uscire di casa. Non c’è acqua né corrente elettrica, i cellulari non funzionano. La città è isolata dal mondo. Comincia l’assedio".

lunedì 30 novembre 2015

Fittipaldi, Nuzzi e la giustizia vaticana

Il caso Fittipaldi - Nuzzi
Tiziano Riverso
Fittipaldi Nuzzi: non sharia, ma ria sì  

di Nadia Redoglia
Nel novembre 2000 papa Wojtyła promulgando la nuova “Legge Fondamentale” (Costituzione di soli 20 articoli ferma al 1929) dello Stato della Città del Vaticano, abolì definitivamente la pena di morte, praticata abbondantemente dallo Stato Pontificio ante patti lateranensi. Un’idea possiamo farcela andando a rilegger di mastro Titta  (er boja de Roma  che in ogni genere di supplizio – mazzola, squarto, forca, ghigliottina – mostrò sempre eguale abilità) che prima d’ogni esecuzione si confessava e comunicava.

L’art.1 della Carta sancisce: Il Sommo Pontefice, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano,  ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. A fronte di questo, i restanti 19 si rivelano pure troppi.

Se poi consideriamo che il Papa, oltre a essere il sovrano di quello Stato, è altresì Pontefice della Chiesa cattolica (probabilmente fu proprio l’enciclica «Evangelium vitae» del 1995 che portò Giovanni Paolo II ad abolire pur come sovrano di Stato la pena di morte), le “cose” assumono doppia sacralità che è termine di profonda valenza anche per laicità di Stato. Se così non fosse si parlerebbe (seppur grossolanamente) di teocrazia e non pare proprio il caso di giungere a trattar di sharia vaticana!

Il processo penale dello Stato Vaticano contro i due giornalisti Fittipaldi e Nuzzi sta (velocissimamente) procedendo a botte di vaticani codici penali per diritto e procedura  che, a dir poco,  annichiliscono il diritto italiano e pur quello internazionale. Ed è qui che rientra in ballo la “Legge Fondamentale” per 20 articoli. Quella è base di tutti i codici delle leggi.

Che possiamo aspettarci dunque da soli 19 articoli, pianeti ruotanti attorno al Sole del primo articolo che tutto fa e tutto può?!

Giusto questo: che il sovrano di quello Stato indossi la veste di Pontefice della Chiesa, peraltro in prossimità del giubileo di misericordia, e conceda dunque questa agli imputati…

28 novembre 2015



Portos


Dopo i provvedimenti per la fuga di documenti emessi nei confronti della lobbista Francesca Chaoqui e di Monsignor Vallejo Balda, le autorità giudiziarie vaticane indagano sugli autori dei libri "Via Crucis" e "Avarizia". Ipotesi di reato: "concorso in divulgazione di notizie e documenti riservati" -
 See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Vatileaks-2-Il-Vaticano-indaga-Nuzzi-e-Fittipaldi-c2835530-cbd5-464e-9fe2-d78d41508acd.html

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Vatileaks 2015

domenica 29 novembre 2015

Roma: "Di colomba ce n'è una sola"


Da Repubblica

"I caricaturisti e disegnatori di tutto il mondo ci ricordano che l'umile colomba della pace, con le sue candide piume, rappresenta la speranza per una migliore qualità della vita per tutti gli abitanti della terra". Il Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchù commenta la mostra "Di colomba ce n'è una", rassegna curata e organizzata da Julio Lubetkin, ideatore del Festival Internazionale di Humor Grafico, che si tiene dal 28 novembre al 20 dicembre a Roma, a Palazzo Corsini nella Villa Doria Pamphilij. La mostra, che si svolge all'interno dell'evento multimediale "Il Grande Canale della Pace", consta di di 80 vignette raffiguranti la colomba della pace, disegnata dalle migliori matite umoristiche del mondo, tra cui Altan, Bucchi, Quino, Bozzetto, Staino e molti altri. Il progetto nasce con l'obiettivo di dare voce all'arte di tutto il mondo contro la guerra e la distruzione
26 novembre 2015

Alcune delle 80 vignette, della mostra, inaugurata ieri pomeriggio:
Marco De Angelis

Lucio Trojano

Altan

 Bertolotti e De Pirro

Quino


Bruno Bozzetto


Bucchi



Contemori



Kemchs

Rousso



"....C'è tanta gente che se diverte a fare piangere 
l'umanità...noi dobbiamo soffrire per divertirla ..."
Totò
disegno di Lido Contemori



locandina disegnata da Marilena Nardi


Alcuni artisti presenti all'inaugurazione
Da sin. Luca Bertolotti, Andrea Pecchia, Lucio Trojano, Marco De Angelis, Julio Lubetkin (foto Bertolotti).
la mostra
Gli 80 autori in ordine sparso:
Crist, Quino, Amorim, Bucchi, Biani, Bonil, Biratan, Cackmak, Zlatovsky, Molina, Ospina, Tabarè, Nardi, Pecchia, Boligan, Alcuri, Limura, Sabat, Rousso, Kap, Ozer, ozbek, Jablonovsky, Talarico, Kazanchev, Oswaldo, Smajic, Ares, Contemori, Yavuz, Volas, Turcios, Kulinich, Ajubel, Forges, Cornè, Mosquera, Kosubukin, Desioglu, Langer, Liberati, Staino, Maramotti, Yayo, Passepartout, Origone, Tincho, Kemchs, Pilozo, Penwill, Katz, Alimov, Pohle, Neama, Fuglevicz, Bendziecha, Emad, Zevallos, Brosz, Aragones, Belortaja, Furnier, Magnasciutti, Trojano, Balaban, Maicas, Perini, Palomo, Isca, Bruna, Bozzetto, Vannini, Bertolotti e De pirro, Altan, Mello, De Angelis, Kazanevsky, Marini, Kutal, Riber.




Il Grande Canale della Pace® è un progetto internazionale che ha l’obiettivo di dare voce all’arte di tutto il mondo contro la guerra.
Il progetto, nato a Venezia a maggio 2015,  sbarca ora a Roma con l’obiettivo ambizioso di renderla la capitale mondiale dell’arte contro la guerra.
La prima edizione del GCDP romano, con il patrocinio del Comune e del Ministero dei Beni Culturali, sarà una rassegna ampia e articolata di eventi artistici: mostre, concerti, spettacoli, letture, rappresentazioni. Un percorso di un mese all’insegna della cultura e dei diritti umani, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e renderlo un attivo e partecipe messaggero di pace.
Il Grande Canale della Pace®,
1a Edizione di Roma, Villino Corsini di Villa Pamphilj, 28 novembre - 20 dicembre 2015
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