sabato 6 maggio 2017

In ricordo di Sinè

ÉLECTIONS_ Parue en mars 2015, cette Une est toujours d'actualité.
Elezioni _ pubblicata nel marzo 2015, questa è sempre d'attualità.

N 63 - Avril 2017
En faisant tourner les tables, nous avons demandé à Siné ses prédictions pour la présidentielle, et il nous a envoyé ce dessin. Entre les deux tours, Siné Mensuel sort l’arme fatale de l’analyse politique : la boule de cristal. Infaillible, prédictive, efficiente. Pas besoin de sondages. Accrochez-vous, ça va secouer.
Pour la présidentielle 2017, Siné Mensuel est en mesure de vous le révéler : cela va être… le merdier.
http://www.sinemensuel.com/numero-sine/n63-avril-2017/



HOMMAGE À SINÉ : “EN MAI, FAIS CE QU’IL TE PLAÎT !”
Par La Rédaction, mai 2017
Il y a un an, Siné nous quittait. Pour lui rendre hommage, nous avons voulu nous remémorer de bons souvenirs et vous les partager. Nous publions toute la journée, ses dessins, toujours d’actualité et plusieurs vidéos d’anthologie.

E'  già passato un anno da quando Sinè ci ha lasciati, ed il suo giornale continua a rendergli omaggio e a pubblicare le sue vignette, tante ancora d'attualità come le due sopra e tante da antologia come quelle sotto.
Grazie maestro!



1963_ Dessin paru dans le dernier numéro de Siné Massacre. Ce journal a compté neuf numéros et ... neuf procès.
1963 _ disegno pubblicato nell'ultimo numero di siné massacro. Questo giornale ha contato nove numeri e... nove processo.




2011_ Dessin illustrant la zone du numéro 4 de Siné Mensuel.



Come lo ricordava Luca Boschi :

SINE’ PIU’ NON C’E’!
Ecco qua, il genio della vignetta causticissima e urticante, dopo essersi esibito con il dito medio sino agli ultimi istanti della sua esistenza al vetriolo, all’età di 87 anni ha raggiunto Wolinski, Cabu, Reiser, gli altri colleghi anarchici e fuori dagli schemi che, chi in un modo chi nell’altro, ha anticipato l’abbandono di questa valle di lacrime.
Quando se ne va un collega e un “faro” del disegno vignettistico è sempre un pessimo giorno. Anche se (altro luogo comune), trattandosi di un disegnatore irridente, si aggiunge sempre, in questi casi, che avrebbe odiato lo si congedasse in questo modo, preferendo invece un saluto corale costituito da una fragorosa risata grassa.
Se un disegnatore satirico controverso vi fu, ebbene, fu proprio lui, Maurice Sinet all’anagrafe, libero da ogni freno che potesse ricondurlo al politically correct che, sembra impossibile ma era così, pervadeva anche la redazione di Charlie Hebdo, settimanale storico sul quale Siné lavorava, non senza bisticciare anche ideologicamente con i suoi colleghi.
Come quando il vaso traboccò, nel 2008 dopo più di 20 anni di collaborazione con Charlie Hebdo, quando Siné fu accusato di antisemitismo e fu allontanato.
Qualcuno, forse, in rete, coglierà oggi l’occasione per rivangare questa faccenda, un incidente di cronaca sul quale personalmente preferisco soprassedere come Franco Franchi (faceva), perché rischierebbe di oscurare ingiustamente i meriti eterni di Siné, che vanno ben oltre. E che gli concedono di essere stato reazionariamente anarchico in qualche occasione, guidato dalla bussola della beffa-a-ogni-costo.
Accenno solo al fatto che addirittura, all’epoca Siné, o meglio il suo alter ego anagrafico Sinet, venne trascinato in giudizio con l’accusa di “istigazione all’odio razziale”. Giustamente, venne scagionato in tempi anche rapidi, perché il suo alter ego satirico Siné aveva semplicemente esercitato (convenne il giudice) un diritto di satira che non poteva essere incasellato nell’accusa di antisemitismo.
Dopo essere stato allontanato da Charlie Hebdo, Siné aveva fondato una propria rivista decisamente fatta in casa, Siné Hebdo (divenuta in seguito Siné Mensuel, non potendo gestire una periodicità settimanale), ricalcata merceologicamente e graficamente sulla ormai rivale Charlie Hebdo.
Infine, nel 2010, un paio di anni dopo la cacciata, Charlie Hebdo sarà condannata in tribunale per aver interrotto abusivamente il contratto con Siné, del quale in questo post tento di mostrare qualche esempio di lavoro.

Due giorni fa (alla vigilia della sua morte), Siné scriveva ciò che segue:

Depuis quelque temps, vous avez dû remarquer que je ne nageais pas dans une joie de vivre dionysiaque ni dans un optimisme à tous crins, ce qui est pourtant mon penchant habituel.

Je ne pense, depuis quelque temps, qu’à ma disparition prochaine, sinon imminente, et sens la mort qui rôde et fouine sans arrêt autour de moi comme un cochon truffier.

Mon moral, d’habitude d’acier, ressemble le plus souvent maintenant à du mou de veau!

C’est horriblement chiant de ne penser obsessionnellement qu’à sa mort qui approche, à ses futures obsèques et au chagrin de ses proches! Je pense aussi à tous les enculés qui vont se frotter les mains et ça m’énerve grave de crever avant eux!

Heureusement que vous êtes là, admirateurs inconditionnels, adulateurs forcenés… vous ne pouvez pas savoir comme vos messages me font du bien, un vrai baume miraculeux!

Quand je lis vos mots d’encouragement, c’est comme si j’éclusais un délicieux verre de vin nature, à la température idéale, dans un hamac, au soleil, avec un chat sur les genoux: le bonheur parfait!



SINE : "L'antisémitisme est contraire aux valeurs de toute ma vie !"08/02/10


Autour du cercueil de Siné, hommage des dessinateurs




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