sabato 25 maggio 2013

Georges Moustaki, Lo Straniero.

« Avec ma gueule de métèque
De Juif errant, de pâtre grec
Et mes cheveux aux quatre vents
Avec mes yeux tout délavés
Qui me donnent l'air de rêver
Moi qui ne rêve plus souvent »

(Georges Moustaki, Le Métèque)


Georges Moustaki
by Donquishotte /Erdogan Karayel

DESSIN. Georges Moustaki est mort : si vous êtes triste, Brassens se réjouit
Na!




By Deligne

È morto a Nizza all’eta di 79 anni Georges Moustaki. Di origine italo-greca, nato ad Alessandria d’Egitto, ma naturalizzato francese, ha influenzato la sua epoca in mezza europa, raggiungendo il primo posto anche nelle classifiche italiane con Lo Straniero.
Moustaki scrisse piu' di 300 canzoni alcune delle quali interpretate da grandi, come Edith Piaf e Yves Montand. Molte sono diventate dei 'classici' e sono state tradotte in tutto il mondo, tra queste Ma solitude, Ma liberté e La dame brune, interpretata da Barbara nel 1968. In Italia è ricordato soprattutto per la canzone Lo straniero. Il brano, scritto in francese con il titolo Le meteque, era stato tradotto in italiano da Bruno Lauzi ed aveva raggiunto il primo posto nelle classifiche italiane di vendita nell'ottobre del 1969.

E' ricordato anche per la Marche de Sacco et Vanzetti, cover di Herés to you (il tema scritto da Ennio Morricone con Joan Baez per il film Sacco e Vanzetti). Poliglotta, viaggiatore, pittore, Moustaki aveva lasciato le scene nell'ottobre del 2011, dopo aver rivelato di soffrire di una malattia "irreversibile" e che non avrebbe più potuto cantare.


“La gente sostiene che io sia pigro. Sono pigro perché ho bisogno della pigrizia per essere creativo – disse in una delle sue ultime interviste – Se ci si lascia alienare, se si vende il proprio tempo, non rimane niente per se stessi”.



Milord canzone scritta per Edith Piaf


Lo straniero
Con questa faccia da straniero sono soltanto un uomo vero
anche se a voi non sembrerà.
Ho gli occhi chiari come il mare capaci solo di sognare
mentre ormai non sogno più.
Metà pirata metà artista un vagabondo un musicista
che ruba quasi quanto dà
con questa bocca che berrà a ogni fontana che vedrà
e forse mai si fermerà.
Con questa faccia da straniero ho attraversato la mia vita
senza sapere dove andar
e' stato il sole dell'estate e mille donne innamorate
a maturare la mia età.
Ho fatto male a viso aperto e qualche volta ho anche sofferto
senza però piangere mai
e la mia anima si sa in purgatorio finirà
salvo un miracolo oramai.
Con questa faccia da straniero sopra una nave abbandonata
sono arrivato fino a te
adesso tu sei prigioniera di questa splendida chimera
di questo amore senza età.
Sarai regina e regnerai, le cose che tu sognerai diventeranno realtà
il nostro amore durerà per una breve eternità
finché la morte non verrà.
Sarai regina e regnerai, le cose che tu sognerai diventeranno realtà
il nostro amore durerà per una breve eternità
finché la morte non verrà.
Il nostro amore durerà per una breve eternità
finché la morte non verrà.

Dice Nadia Redoglia:
E' intensamente commovente il métèque tradotto (circa 40 anni fa!) da Lauzi in "straniero". Meteque (emigrante dai Paesi del sud) allora era intraducibile, ma Lauzi seppe già allora tradurlo come (solo!) oggi, al posto di migrante/clandestino/extracomunitario ecc. finalmente s'è giunti ufficialmente a identificare (quel)la persona in "straniero".
Sono certa che la terra gli sarà lieve perché la terra sola non può contenere ciò che appartiene all'universo Cielo





Giuseppe (il lato B)
Io, buon Giuseppe, tu lo sai
la più carina in Galilea
non era certo Betsabea,
ma era Maria, la donna ebrea.
Tra le ragazze di laggiù
guai non ne avresti avuti mai.
Chi ti ha convinto e perché mai
che la tua donna fosse lei.
Potevi startene così
passar la vita sempre li
hai preferito con Maria
perdere tutto, andare via
potevi aver dei figli tuoi
e i figli contano lo sai
gli puoi insegnare quel che vuoi
a volte vanno dove vai.
Che colpa ne hai avuto tu,
se lui non ti ha seguito mai,
se è morto in nome di un'idea,
che ha fatto piangere Maria.
Io buon Giuseppe penso a te
e a quelle grandi cose che
la scelta fosse stata tua
avresti fatto per Maria.
Io buon Giuseppe, tu lo sai,
la più carina in Galilea
non era certo Betsabea,
ma era Maria la donna ebrea.
(testo tradotto da Bruno Lauzi)


Joseph

Voilà c'que c'est, mon vieux Joseph
Que d'avoir pris la plus jolie
Parmi les filles de Galilée,
Celle qu'on appelait Marie.

Tu aurais pu, mon vieux Joseph,
Prendre Sarah ou Déborah
Et rien ne serait arrivé,
Mais tu as préféré Marie.

Tu aurais pu, mon vieux Joseph,
Rester chez toi, tailler ton bois
Plutôt que d'aller t'exiler
Et te cacher avec Marie.

Tu aurais pu, mon vieux Joseph,
Faire des petits avec Marie
Et leur apprendre ton métier
Comme ton père te l'avait appris.

Pourquoi a-t-il fallu, Joseph,
Que ton enfant, cet innocent,
Ait eu ces étranges idées
Qui ont tant fait pleurer Marie ?

Parfois je pense à toi, Joseph,
Mon pauvre ami, lorsque l'on rit
De toi qui n'avais demandé
Qu'à vivre heureux avec Marie.
(testo originale)


Le marche de Sacco y Vanzetti
Maintenant Nicolas et Bart
Vous dormez au fond de nos cœurs
Vous étiez tous seuls dans la mort
Mais par elle vous vaincrez !

{reprise 5x}



Georges Moustaki non era solo cantante ma anche pittore:



Link:

French composer and singer Georges Moustaki dies at 79

E' un'epidemia. Addio a Georges Moustaki,"Lo straniero" che cantava il meticciato
http://www.internazionale.it/news/musica/2013/05/23/addio-al-cantautore-georges-moustaki/

Nessun commento:

Posta un commento