martedì 9 novembre 2010

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 7 novembre

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 7 novembre
appendice alla settimana in vignette: 1 - 8 novembre.

  
RUBY
La questura di Milano ha chiarito finalmente l’incresciosa vicenda riguardante la giovane Ruby: altro che festini e sesso a pagamento, si tratta di una pericolosa terrorista islamica d’origine marocchina della terza colonna “martiri in guepiere” che, equipaggiata con due grosse bombe, come si può facilmente vedere dalle foto in intimo, voleva attentare al nostro Presidente del Consiglio.
Per fortuna, un nuovo, apposito settore della nostra Intelligence dedito alla sicurezza del Premier e al suo svago, i cosiddetti servizietti segreti, ha sventato il proditorio attentato della ragazza. Tutto chiarito, quindi.
Il questore milanese, inoltre, ha ribadito che, dopo l’arresto di Ruby a maggio, la prassi è stata seguita alla lettera: Bin Laden, zio in secondo grado della terrorista, avrebbe telefonato al Ministro dell’Interno Maroni che, a sua volta, avrebbe chiesto a Luisa Corna di contattare Ronaldinho perché pregasse Banki Moon d’incontrare il maresciallo di Pubblica Sicurezza Capuozzo, affinché quest’ultimo rilasciasse Ruby. Ineccepibile. Un solo dubbio, a questo punto, attanaglia l’opinione pubblica: vale la pena armare tutto ‘sto casino per fornire una nuova meteorina a Emilio Fede?



ANTONIO CASSANO
Qualora il Premier Berlusconi dovesse
abbandonare il suo incarico,
come appare sempre più probabile dopo le ultime offese
a donne, omosessuali ed esquimesi,
ci sarebbe assoluto bisogno
di una figura equilibrata, capace di guidare il Paese
in queste ore tormentate e ridargli serenità:
Antonio Cassano sembra essere l’uomo ideale.
Del resto Cassano starebbe per lasciare a sua volta
l’incarico di centrocampista della Sampdoria:
ha inveito pesantemente contro il Presidente Garrone,
dopo avere, in passato, fatto le corna all’arbitro Rosetti,
tirato la maglia contro l’arbitro Pierpaoli
e ingoiato parti del guardalinee Fringuillucci
durante Samp-Treviso di Coppa Italia.
La sua moralità, comunque, è del tutto ineccepibile:
ha dichiarato nella propria autobiografia di aver avuto
solo 700 donne,un numero che l’attuale Presidente del Consiglio
consuma durante un normale week end ad Arcore.
Inoltre, proprio a Genova, Antonio ha dimostrato che,
quando si prospetta un problema, è in grado di arrivare
a una risoluzione: quella contrattuale.
Alla luce dei fatti, l’Italia è senz’altro pronta
per il primo governo Cassano:
dopo Berlusconi, sarà come tornare ad avere Francesco Crispi a Palazzo Chigi.




GIANMARCO MAZZI
Il Cda della Rai non ne ha permesso la realizzazione,
ma il codirettore artistico del Festival Mazzi
aveva avuto un’ideona: i 14 big in gara quest’anno,
per celebrare i 150 anni d’unità nazionale,
avrebbero dovuto interpretare anche canzoni
della Storia d’Italia, tra cui Giovinezza,
noto inno fascista del 1922.
Si tratta di un brano datato ma ancora attualissimo,
sarebbe bastato solo ritoccarlo un po’: invece di
Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza,
si poteva cantare, sulla stessa melodia,
Minorenne, minorenne, a Lui dai gioia perenne e il gioco era fatto.
Quale artista avrebbe saputo interpretarlo degnamente?
Povia, ci permettiamo di suggerire, che peraltro
avrebbe potuto inserire il brano in un nuovo cd
dal titolo I bambini fanno eia eia!
Altre canzoni adatte a fare parte di questa gloriosa lista:
il simpatico adagio di tutte le nostre curve calcistiche
Devi morire, devi morire! e, ovviamente,
Osteria numero sette, il salame piace a fette,
due motivetti che raccontano, molto più di Volare,
come siano cambiate le cose nel nostro
Paese in questi ultimi cinquant’anni.
A questo punto, la nostra sincera solidarietà va tutta al buon condirettore Gianmarco Mazzi, benché inesorabilmente censurato: quanta fatica bisogna fare
e quante cose bisogna inventarsi, quando le canzoni in gara fanno cagare.




NADIA MACRI’Come sono diverse la Destra americana e
quella italiana: negli Stati Uniti, in questi mesi, i parlamentari hanno fatto ricorso con successo ai Tea party, qui da noi, invece, ai party con le escort. Questione di mentalità, certo.
La signorina Nadia Macrì ha dichiarato nei giorni scorsi di aver avuto rapporti intimi con il Premier e con Renato Brunetta. Al primo avrebbe chiesto 10.000 euro, al secondo solo 300.
Come al cinema, gli ha comprensibilmente applicato la tariffa ridotta. Giovedì Nadia doveva tenere una conferenza stampa e fare nuove clamorose rivelazioni, poi l’ha disdetta. Cosa voleva dirci? Che al Ministro La Russa piace vestirsi da Cappuccetto Rosso?
Che Piero Fassino si offre alle compagne di partito cosparso di mostarda? Non c’è dato saperlo, per il momento.
La sola certezza è che, nell’Italia di Berlusconi, le escort fanno più conferenze stampa di ministri e sottosegretari, al punto che qualcuno potrebbe avere l’idea, brillante e per molti aspetti innovativa, di far combaciare le due categorie.
Sarebbe anche un bel risparmio per le casse dello Stato.
*
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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

Altre vignette della settimana di Portos:
gli ITALIAN GALERY...ovvero le altre caricature


Nicole, l'amica del tartaro
Niente di penalmente rilevante


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